Non sai che gioia provo andare a far la spesa
è un evidente segno dell'imminente resa
Il sorriso è da tempo molto compatto
mi aggradan le nuove, ma al secondo impatto
Se guardo in un vetro cerco una cosa
di non guardar negli occhi l'anima pensosa
Di mille cazzabubbole è fatto il pianeta
assai più divertente montare la cometa
Se un giorno avessi il tempo di vederla da fuori
mi sentirei un angelo
che intona vecchi Cori
Nella miseria spicciola di un treno in classe terza
chissà cosa vedevano oltre la finestra
magari un campo senza confini
senza le antenne per telefonini
Chi usciva dalla porta sapeva camminare
andare dove capita senza bighellonare
adesso su un pendolo dolce ed amaro
si danna la penombra di un uomo ignaro
Se salto i sampietrini e me li conto pure
se bazzico sempre in strade sicure
allora non c'è ombra che non nasca dal sole
allora non c'è vento che ingolfi parole
non c'è osso che voglia addentare
né un barca ingoiata dal mare
E sto bene, perfettamente ristabilito,
“Guarda in alto”
“Ah sì, la punta del mio dito”
1 commento:
cazzabbubbole!
"sottili e prensili come dita
e come dita
stuzzicanti ed incerte"
:)
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