Ci sono certi posti per noi in silenzio
reali come dita ruvide
dove tutto succede
lontano dal cuore
E neanche volessi starli a pensare
è la memoria si e no
un riso benevolo
ricomincerò
ho versato il tempo
in spiagge già ampie
per cancellare passi
e vetri taglienti
Non ho neanche il senno
per dire mi fermo
cancello me adesso
e vedo e chissà
Quello che viene
è un suono tin tin
come un’idea
ai tempi del ferro
Voglio brillare
per un giorno soltanto
in pirotecnia
in carovane
in scrivanie
immensi tesori
in pile di carte
residenziali periferie
Brillar per un giorno
chiunque ci sia
ossa fragranti
umori scostanti
paura vieppiù
occhi incrostati
vini pregiati
midollo e costati
danz'in con me
Troppi mondi in circolazione
fanno venire l’ambizione
di ricominciare
un bello scoppio
un graffio all'occhio
forse un inizio da incorniciare