giovedì 20 settembre 2007

Il disagio

Come si fa a immaginarsi qualcosa
in questa vita sommersa dal puzzo
l’altrui e il proprio è un gioco rozzo
che deride poesia ed entusiasmo

E’ già vittoria accordarsi a se stessi
nella visione di un qualche futuro
le condizioni del mondo ci fanno
sognare balzi da cybercanguro

Le notti insonni sono ambizioni
trovate sciolte in risvegli di ghiaccio
neanche a mia madre so più cosa dire
gli altri mi vendo, quasi mi spaccio

Non so che fare, sento un disagio
che ha i contorni di immobilità
forse ho vissuto ma ora non riesco
a reinventarmi una verginità

quando si parla di grande naufragio
si cerca una via per la complicità
con chi ci ascolta ma il vero disagio
è non capire in che posto si sta

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